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Mutuo acquisto prima casa, alcuni consigli

Ci sono due cose importanti da sapere sui mutui per la prima casa; la prima riguarda la scelta del tasso di interesse. Se doveste richiedere oggi un mutuo è molto probabile che verreste messi di fronte a due opzioni principali; la prima è quella di andare sul sicuro, ma con il rischio di spendere molto di più alla fine con un mutuo a tasso fisso (vedi su Sole24Ore), oppure (seconda opzione) risparmiare da subito ora con un mutuo a tasso variabile e sperare nel buon corso delle cose. In termini numerici l’attuale situazione finanziaria pone i mutui a tasso fisso su una soglia che non scende mai al di sotto del 4% per gli interessi passivi; per quanto riguarda invece il tasso variabile gli attuali valori di mercato sono stabili intorno al 2.2%. E’ evidente che ci troviamo di fronte ad una differenza di costo non indifferente, di quasi il 50% tra una tipologia di tasso e l’altra.

Per capire in che termini questa differenza si palesa nell’importo della rata mensile per la distribuzione del mutuo, può essere utile fare un preventivo anche direttamente online (Vedi su HelloBank), per capire qual’è la soluzione più adatta a voi e per scegliere tra le diverse tipologie di mutui per l’acquisto della prima casa. Di seguito un esempio: se richiediamo 100 mila euro da restituire in 20 anni di mutuo, allora con un tasso al 2.2% la rata mensile sarà di 515 euro. Se invece ricalcoliamo lo stesso mutuo con un tasso al 4% la rata mensile sarà di 600 euro per una restituzione spalmata su 20 anni.

mutuo_prima_Casa

Ovviamente nel caso del tasso variabile potrebbero esserci degli aumenti del tasso stesso. Esiste però una contromisura in tal senso che è il tasso variabile con CAP. Con una tale formula durante il periodo di restituzione del mutuo il tasso variabile non può superare un certo valore, il CAP; così il mutuo è sì variabile ma con una varianza che se non altro è maggiormente controllata. Dopo aver visto quali sono i costi medi associati ai mutui oggi erogati non ci resta che vedere la seconda cosa che è importante conoscere rispetto a tali prodotti, ovvero che non esiste alcun obbligo di accendere un nuovo conto corrente presso la banca che vi sta erogando il mutuo.

In altre parole se siete titolari di un conto presso la banca A e avete un mutuo in corso con la banca B quest’ultima non può obbligarvi ad accendere un nuovo conto presso i propri sportelli; in alcuni casi l’avere il conto presso la stessa banca che ci ha erogato il mutuo può essere una comodità per entrambe le parti, ma non è un obbligo, ed eventuali forzature da parte delle banche in tal senso vanno viste in tutto e per tutto come un abuso.

Se quindi le condizioni per il conto corrente sono ancora migliori presso la banca originaria possiamo continuare a mantenere lì il conto stesso; la banca che invece ci ha erogato il mutuo potrà mensilmente scalare l’importo della rata direttamente dal nostro conto corrente originario.

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