Alcuni ricercatori della MSU (Michigan State University), utilizzando molecole organiche, hanno realizzato un pannello fotovoltaico quasi trasparente. La capacità di cattura della luce di questo pannello è dell’1 per cento, molto bassa dato che essendo trasparente fa passare quasi tutta la luce, (un pannello fotovoltaico normale ha una capacità di cattura attorno al 30 per cento) ma si pensa di raggiungere il 5 per cento ottimizzandolo. Questi pannelli, che sembrano avere un costo di produzione basso, possono aprire nuove prospettive nella produzione di energia, le grandi vetrate degli edifici, le finestre delle abitazioni, i vetri dei veicoli, fino ai piccoli schermi dei nostri tablet, smartphone e notebook potranno produrre energia.
I nuovi pannelli fotovoltaici potranno essere utilizzati non solo nelle nuove costruzioni ma andare a sostituire elementi architettonici di edifici già esistenti. Non sarà sicuramente una rivoluzione, vista la loro bassa efficienza, ma si renderanno gli edifici sempre più autonomi ed efficienti dal punto di vista energetico. Per quanto riguarda tablet, smartphone e notebook, i pochi centimetri quadrati degli schermi certamente non potranno produrre tutta l’energia richiesta per il loro funzionamento, liberandoci dalla necessità di collegarli periodicamente ad una presa elettrica per ricaricarli, ma contribuiranno ad aumentare l’autonomia di questi dispositivi, senza intervenire sulle dimensioni e sulla capienza delle batterie.
Questa nuova tecnologia, a basso impatto ambientale, potrà portare ad un aumento dell’uso di energia da fonti rinnovabili riducendo l’uso di fonti di energia più inquinanti e non rinnovabili come petrolio e carbone, contribuendo alla riduzione delle emissioni di biossido di carbonio (CO2) uno dei gas serra che stanno provocando il problema del riscaldamento globale. Via: Mobile.hdblog
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